Mi chiamo Simone Bordignon Ròżycki, sono metà italiano e metà polacco. Ho pianificato di vivere come un nomade per i prossimi dieci anni della mia vita, spostandomi di paese in paese e cercando lavoro, soprattutto come barman. Scrivo delle mie esperienze cercando di condividere la mia esistenza nei suoi aspetti più intimi. Questo diario sarà un possibile punto di condivisione, crescita, incontro e conoscenza tra me e voi lettori. Il resto lo scoprirete leggendo…
Hasta la vista chicos!
INTRODUZIONE
Cos’è il progetto Think Together?
È un progetto scolastico realizzato dall’Associazione Combo Think Together, una realtà culturale no profit milanese, il cui scopo è contribuire al progresso della società umana attraverso la diffusione di valori fondamentali quali empatia, cultura ed ottimismo realista. L’obiettivo del progetto è quello di accrescere il senso critico delle nuove generazioni attraverso un percorso formativo composto da una serie di incontri tenuti nelle scuole, affrontando tematiche relative all’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, la consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni, la felicità e il rapporto con la società in cui viviamo.Continua a leggere…
Mi chiamo Simone Bordignon Ròżycki, sono metà italiano e metà polacco. Ho pianificato di vivere come un nomade per i prossimi dieci anni della mia vita, spostandomi di paese in paese e cercando lavoro, soprattutto come barman. Scrivo delle mie esperienze cercando di condividere la mia esistenza nei suoi aspetti più intimi. Questo diario sarà un possibile punto di condivisione, crescita, incontro e conoscenza tra me e voi lettori. Il resto lo scoprirete leggendo…
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Cos’è il progetto Think Together?
È un progetto scolastico realizzato dall’Associazione Combo Think Together, una realtà culturale no profit milanese, il cui scopo è contribuire al progresso della società umana attraverso la diffusione di valori fondamentali quali empatia, cultura ed ottimismo realista. L’obiettivo del progetto è quello di accrescere il senso critico delle nuove generazioni attraverso un percorso formativo composto da una serie di incontri tenuti nelle scuole, affrontando tematiche relative all’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, la consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni, la felicità e il rapporto con la società in cui viviamo.Continua a leggere…
In qualunque società umana esistono elementi di contrasto tra due o più parti, che possono presentarsi sia tra membri della stessa famiglia, che tra vicini di casa, tra intere comunità o tra culture differenti, e che possono sfociare in episodi di violenza, fisica, verbale o psicologica. Per affrontare questa dinamica sociale, nell’Europa settentrionale, da qualche anno a questa parte, si cerca di utilizzare nuovi metodi alternativi all’intervento della magistratura o delle forze dell’ordine. In Danimarca, Paese in cui studio e vivo, la figura del “mediatore di conflitti” ha assunto un ruolo chiave nel disinnescare questi problemi, diminuendo così le spese pubbliche inerenti ad interventi di polizia e spese legali, sia per conto dello Stato che per gli individui. Continua a leggere…
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Cos’è il progetto Think Together?
È un progetto scolastico realizzato dall’Associazione Combo Think Together, una realtà culturale no profit milanese, il cui scopo è contribuire al progresso della società umana attraverso la diffusione di valori fondamentali quali empatia, cultura ed ottimismo realista. L’obiettivo del progetto è quello di accrescere il senso critico delle nuove generazioni attraverso un percorso formativo composto da una serie di incontri tenuti nelle scuole, affrontando tematiche relative all’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, la consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni, la felicità e il rapporto con la società in cui viviamo. Continua a leggere…
“La forza senza Giustizia è tirannia. La Giustizia senza forza è inerme. Incapaci di aver fatto forte ciò che è giusto, abbiamo fatto giusto
ciò che è forte.”Blaise Pascal
Dall’avvento della società di massa del diciannovesimo secolo, le aree suburbane hanno funzionato da miniere di capitale umano per le città, le quali necessitano di molto personale che lavori per vari servizi urbani e compagnie private. Una delle spaccature sociali che si sono formate sin dall’inizio di questa riorganizzazione umana è la differenza tra centro e periferia1. Il centro è teatro di sviluppo urbano, nonché dimora dei “padroni”, dei datori di lavoro; la periferia, invece, ospita un’alta densità di popolazione con basso reddito, i cosiddetti “servi”. Questa retorica semantica di “servi” e “padroni”, di “capitale umano” e di “personale” ha contribuito a modellare la percezione generale dell’utilità produttiva di un individuo in rapporto alla sua utilità sociale. Così, in pochi anni, si sono create delle categorie di persone “non idonee” alla società in quanto non abili a mantenere gli standard di questa nuova economia. Continua a leggere…
Una guida per legislatori, genitori ed educatori indica la strada da percorrere per aiutare i più giovani a sviluppare una sessualità sana. Ed evidenzia qualche paradosso
Siamo tutti esseri sessuali. Fin dall’adolescenza. Una verità riconosciuta da tempo dai manuali di psicologia, ma spesso negata nei fatti, anche nelle società più avanzate. L’idea che i giovani abbiano pulsioni legittime e che abbiano diritto a svilupparle liberamente è un tabù in molti Paesi. E anche dove non lo è, gli ostacoli che impediscono agli adolescenti di vivere appieno la loro sessualità sono ancora numerosi. Per questo la no profit International Planned Parenthood Federation (IPPF) e l’Associazione Mondiale per la Salute Sessuale (WAS) hanno creato “Fulfil!”, un documento che sancisce il diritto dei giovani alla sessualità. L’obiettivo è aiutare legislatori, insegnanti e genitori a tradurlo in realtà senza rinunciare a proteggere i più giovani, cercando un equilibrio tra conoscenza dei rischi e tutela dei diritti.
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Cos’è il progetto Think Together?
È un progetto scolastico realizzato dall’Associazione Combo Think Together, una realtà culturale no profit milanese, il cui scopo è contribuire al progresso della società umana attraverso la diffusione di valori fondamentali quali empatia, cultura ed ottimismo realista. L’obiettivo del progetto è quello di accrescere il senso critico delle nuove generazioni attraverso un percorso formativo composto da una serie di incontri tenuti nelle scuole, affrontando tematiche relative all’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, la consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni, la felicità e il rapporto con la società in cui viviamo. Continua a leggere…
Il 17 aprile avrà luogo il referendum contro le trivellazioni nei mari italiani. Si tratta di un referendum abrogativo – che cancella una norma – quindi per dire NO alle trivelle è necessario votare SÌ.
Il referendum ha una portata limitata (riguarda solo le trivelle entro le 12 miglia) ma secondo noi è molto importante per proteggere l’ambiente, mandare un segnale alle multinazionali del petrolio e indirizzare le politiche energetiche del governo verso un futuro 100% sostenibile.
Ecco 4 motivi per i quali è necessario votare SÌ.