Il crescere dell’immigrazione di massa tra Europa, Africa e Medio Oriente è una chiara emergenza umanitaria che influisce su diverse società e nazioni. Alcuni Stati non riescono a garantire una vita dignitosa alla propria popolazione, parte della quale decide di provare a raggiungere l’Europa per una prospettiva di vita migliore. Centinaia di migliaia di persone fuggono dall’insicurezza economica, personale, politica, sanitaria e alimentare. Continua a leggere…
Nella nostra società fallire è un peccato grave. Il fallimento non è considerato uno spunto di crescita e di miglioramento, ma una cicatrice nella propria storia personale, oppure una sciagura da evitare in ogni modo. L’obiettivo è sempre vincere, essere i migliori superando tutti a qualunque costo: i falliti non vincono mai, quindi non contano nulla. La sconfitta è un brivido gelido che percorre tutta la spina dorsale, dal coccige all’atlante; spesso accade dopo tanti sforzi, ma quasi mai a ciel sereno: tutti sappiamo che stiamo fallendo, ma la paura che capiti ci sovrasta talmente tanto che cerchiamo di ignorarne i sintomi, fingendo di essere invincibili. Eppure molte persone hanno fallito nella loro vita, in modi molto diversi, ma comunque simili, considerando gli effetti negativi sull’autostima personale. Continua a leggere…
In qualunque società umana esistono elementi di contrasto tra due o più parti, che possono presentarsi sia tra membri della stessa famiglia, che tra vicini di casa, tra intere comunità o tra culture differenti, e che possono sfociare in episodi di violenza, fisica, verbale o psicologica. Per affrontare questa dinamica sociale, nell’Europa settentrionale, da qualche anno a questa parte, si cerca di utilizzare nuovi metodi alternativi all’intervento della magistratura o delle forze dell’ordine. In Danimarca, Paese in cui studio e vivo, la figura del “mediatore di conflitti” ha assunto un ruolo chiave nel disinnescare questi problemi, diminuendo così le spese pubbliche inerenti ad interventi di polizia e spese legali, sia per conto dello Stato che per gli individui. Continua a leggere…
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Dalle più antiche origini del pensiero e dello sviluppo della civiltà alle più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche, gli esseri umani hanno evoluto le proprie conoscenze, rivoluzionando continuamente la propria consapevolezza dell’universo, grazie a una profonda collaborazione sviluppata nel corso della storia e del tempo. Ma non si tratta solo di collaborazione nel suo senso letterale, come si può intendere oggi in ambito professionale o accademico, bensì di una collaborazione ultratemporale, ovvero, un progresso intellettuale e tecnologico per mezzo di scoperte e invenzioni, avvenute attraverso epoche, secoli e millenni di Storia. Indicativa in tal senso è la storia del pianeta Plutone e del fly by della sonda New Horizons, una delle ultime novità astronomiche che da qualche mese sta esaltando gli appassionati e tutto il mondo dei social network. Continua a leggere…
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Mi chiamo Laurent e sono italiano. Metà italiano e metà francese per essere precisi, e la mia metà francese è di origine italiana: metà piemontese e metà siciliana. Anche se il Piemonte è stato francese sotto Napoleone, e sotto i Savoia, e nei secoli precedenti è stato dominato dai Germanici, dai Franchi, dai Longobardi (di origine scandinava), dai Bizantini, dagli Ostrogoti, dai Romani, dagli Ungari (di origine russa) e dai Celti. La Sicilia non è certo stata da meno, dapprima fenicia (libanesi), poi greca, cartaginese (tunisini), romana, bizantina, normanna (germanico-scandinavi), francese, spagnola e austriaca. Continua a leggere…