Progetto Think Together – Reportage 1° incontro: L’importanza di sognare

Progetto Think Together – Reportage 1° incontro: L’importanza di sognare

 

INTRODUZIONE
Cos’è il progetto Think Together?

È un progetto scolastico realizzato dall’Associazione Combo Think Together, una realtà culturale no profit milanese, il cui scopo è contribuire al progresso della società umana attraverso la diffusione di valori fondamentali quali empatia, cultura ed ottimismo realista. L’obiettivo del progetto è quello di accrescere il senso critico delle nuove generazioni attraverso un percorso formativo composto da una serie di incontri tenuti nelle scuole, affrontando tematiche relative all’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, la consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni, la felicità e il rapporto con la società in cui viviamo. A giugno dello scorso anno, Combo ha dato il via alla fase di progettazione della seconda edizione del progetto, che attualmente si svolge alla scuola media J. & R. Kennedy di Inzago, e prevede quattro incontri con le classi terze (un altro progetto parallelo è attualmente in svolgimento con le classi prime della stessa scuola). Per tutte le informazioni riguardo l’Associazione, la struttura del progetto, e i risultati dello scorso anno, è possibile consultare le seguenti pagine:

Pagina ufficiale del progetto Think Together

Articolo sulla nascita del progetto

 

La forza dell'educazione

La forza dell’educazione

 

IL TEMA: I SOGNI
Qual è il tema su cui è stato sviluppato il primo incontro? Com’è strutturato?

Il primo incontro con le classi si è tenuto il 3 dicembre 2016; il tema centrale tratta l’importanza di sognare. Essendo un tema molto vasto, ci siamo chiesti da subito quali aspetti dei sogni avremmo potuto affrontare, e soprattutto quanto vasto potesse essere l’argomento. La sua portata è sicuramente enorme, soprattutto quando si intende parlare a dei ragazzi di terza media, che stanno vivendo un periodo estremamente complesso, un periodo di transizione, cioè quel momento di passaggio dalla fase fanciullesca legata all’infanzia, alla fase adolescenziale, in cui il mondo sembra stravolgersi completamente, sia interiormente che esteriormente. Durante quest’ultimo anno di scuole medie, i ragazzi sono coinvolti in uno sforzo emotivo molto intenso, cioè quello della scelta della scuola superiore; per questo motivo abbiamo deciso di parlare dei sogni, in modo da spingerli a riflettere su aspetti diversi da quelli che solitamente vengono affrontati nel percorso di orientamento istituzionale. I ragazzi sanno che stanno per affrontare un passo molto importante nella loro vita, e per questo è fondamentale comunicare con loro in maniera efficace, spingendoli a riflettere su se stessi, sul loro futuro e le loro aspettative, in altre parole i loro sogni.

 

 Abbiamo deciso di parlare di sogni in modo da spingere i ragazzi a riflettere su aspetti diversi da quelli che solitamente vengono
affrontati nel percorso di orientamento istituzionale

 

Di seguito, vengono schematizzati i punti chiave su cui si articola l’incontro, in modo da fornire un’idea complessiva di quali sono i concetti base che abbiamo deciso di approfondire:

  • Cosa si intende per sogno?
  • I sogni sono tantissimi, i più vari e disparati, perché tutti abbiamo dei sogni, indipendentemente da chi siamo e dove viviamo.
  • Quali sono i fattori che entrano in gioco quando si parla di Sogni? Come capiamo quali sono i nostri? E come ci relazioniamo a loro durante la nostra vita?
  • I sogni sono una componente essenziale della nostra intimità, possono influenzare notevolmente la nostra vita e indurci a intraprendere nuove esperienze. Non bisogna avere paura di sognare, perché i sogni possono arrivare a cambiare il mondo (ma non devono essere necessariamente grandi).
  • I sogni non hanno limiti, (purché non siano fantascienza): limiti temporali, limiti di grandezza, limite di contenuto, limiti spaziali.
  • A volte per realizzare i nostri sogni abbiamo bisogno di altre persone; è fondamentale rendersi conto dell’importanza degli altri, perché viviamo tutti nella stessa società, dove tutto è strettamente interconnesso.
  • I sogni sono relativi al contesto sociale e culturale in cui viviamo; proviamo a metterci nei panni degli altri e a considerare diversi tipi di realtà.
  • Ogni sogno è diverso da un altro, perché ogni singola persona è unica e inimitabile; bisogna rispettare e apprezzare questa unicità, per comprendere meglio noi stessi e la società in cui viviamo.
  • Non preoccupiamoci se non abbiamo ancora dei sogni, o siamo confusi riguardo ad essi, ma impariamo a conoscerci e a saper ascoltare le nostre emozioni.
  • Non badiamo al giudizio degli altri, soprattutto quando ci sono in gioco i nostri sogni, perché si è giudicati per qualcosa che solo noi conosciamo fino in fondo; di conseguenza non giudichiamo i sogni degli altri, perché giudicare è il miglior modo per non comprendere.
  • Durante la nostra vita, è importante fare ciò che ci rende felici, ma allo stesso modo, è importante amare ciò che si fa.

 

Think Together Interazione

L’interazione con i ragazzi è alla base del progetto Think Together

 

LE MOTIVAZIONI DELL’INCONTRO
Cosa ci ha spinto a focalizzarci sull’importanza dei Sogni?

Noi siamo convinti che puntare sul futuro dei giovani significhi puntare sul futuro di tutti, e a tal proposito serve che i giovani vengano formati sia dal punto di vista scolastico, sia dal punto di vista umano, emotivo e psicologico, perché la società oltre ad essere composta di persone con capacità e competenze, è anche composta da persone con una propria storia, piene di emozioni, pregi, difetti e paure, alla continua ricerca della felicità. Fra tutti i temi fondamentali per la crescita emotiva di un individuo, “l’importanza di sognare” è sicuramente uno di quelli che maggiormente collega il periodo d’infanzia con il periodo di maturità, e infatti, una delle sfide principali della vita di un adolescente è quella di dover fare i conti con i propri desideri, le proprie aspettative, e iniziare a indirizzare la propria vita in una certa direzione. I sogni sono importanti, piccoli o grandi che siano, sono una delle cose più intime che una persona possa avere, ed è necessario imparare ad ascoltarsi, conoscere se stessi e rispettare le proprie idee. In altre parole, non bisogna mai avere paura di sognare, ma non si deve nemmeno avere paura di cambiare, perché il cambiamento è una parte importante della vita.

 

SVILUPPO E INTERAZIONE

Come abbiamo deciso di sviluppare questo incontro?

Questo, come ogni altro incontro, ha avuto una durata di due ore circa , ed era rivolto a tutte e quattro le classi di terza media dell’istituto. Abbiamo scelto di tenere l’incontro in auditorium, un luogo diverso dall’ambiente quotidiano delle loro aule, in modo da sfruttare uno spazio che loro non avrebbero accostato automaticamente alle loro lezioni. Eravamo consapevoli che, essendo il primo dei quattro appuntamenti del nostro percorso, avremmo avuto bisogno di rompere il ghiaccio, impostando fin da subito un rapporto basato sulla fiducia e il rispetto, gettando quelle linee guida di base che dovranno essere mantenute per tutto il percorso. I ragazzi non conoscevano il progetto, non sapevano cosa aspettarsi da noi e cosa noi ci aspettassimo da loro, per questo motivo era così importante far capire subito il nostro modus operandi e come si sarebbero svolti gli incontri. Dopo aver presentato il progetto e il team di lavoro, abbiamo iniziato con la presentazione del tema centrale, i sogni, argomentando in maniera chiara e accessibile i concetti fondamentali su cui abbiamo deciso di sviluppare l’argomento.

 

Eravamo consapevoli che avremmo avuto bisogno di rompere il ghiaccio, impostando fin da subito un rapporto basato sulla fiducia e il rispetto, gettando quelle linee guida di base che dovranno essere mantenute per tutto il percorso

 

Humans of New York

Una delle storie di Humans of New York presentate all’incontro. “Do you know what you want to be when you grow up?” “A dolphin saver.” Credit: Brandon Stanton

 

Abbiamo inoltre puntato molto a interagire con loro, facendo continui riferimenti all’orientamento per la scelta della scuola superiore, cosa che ci è stata chiesta dai docenti già dall’anno precedente. Abbiamo inoltre approfondito il discorso parlando delle nostre esperienze passate, discutendo insieme del loro e del nostro futuro, cercando di farli immedesimare il più possibile con quello che volevamo comunicare. Grazie ad una serie di immagini del famoso progetto fotografico di Brandon Stanton, Humans of New York, abbiamo guidato uno scambio di opinioni relative a “ipotetici sogni” di persone provenienti da contesti sociali e culturali diversi da quelli comunemente diffusi in un paese del nord Italia, facendo capire che i sogni e le aspettative delle persone sono strettamente legate al luogo e al modo in cui vivono, alle fortune o sfortune della loro vita, alla loro cultura o religione di appartenenza. Abbiamo consapevolmente progettato il percorso in modo che le tematiche siano collegate fra loro, e infatti, parlando di sogni, abbiamo avuto occasione di gettare le basi concettuali per il prossimo appuntamento, relativo al rispetto di sé e degli altri, parlando di come tutti noi viviamo strettamente relazionati alla società e di come le azioni di ogni individuo influiscono sulle persone intorno a lui.

 

BILANCIO DEL PRIMO INCONTRO
Com’è andata e quali sono le nostre aspettative per i prossimi incontri?

Con questo primo incontro abbiamo raggiunto alcuni importanti traguardi che ci eravamo prefissati in fase di progettazione, partendo dall’esperienza dello scorso anno, e dalla costante voglia di migliorare questo progetto. Siamo riusciti ad instaurare il giusto clima fin dai primi minuti, puntando ad una comunicazione efficace e giovanile che loro potessero trovare familiare. Grazie all’approccio scelto per questo incontro, siamo riusciti nell’importante risultato di fare interagire i ragazzi, in maniera sostanziale, fin da subito, facendoli capire che il nostro intento è quello di creare un’occasione di dialogo su temi che noi, come anche il mondo pedagogico-educativo contemporaneo, consideriamo decisivi per il loro futuro. Quello a cui puntiamo, alla fine del progetto, è che gli studenti rimangano coinvolti e che siano spronati a ragionare su loro stessi. In termini metaforici, il nostro obbietto è quello di piantare dei semi, dando una prima innaffiatura, non vogliamo piantare alberi già maturi, ma speriamo che, con la volontà della persona, possano essere coltivati e fatti crescere sempre nella giusta direzione.

 

LE BASI TEORICHE DELL’INCONTRO
L’importanza di sognare e il futuro dell’educazione

Ken Robinson sull'Educazione

Comprendere se ciò che per noi rappresenta un sogno, sia un semplice desiderio, un progetto per il futuro, una passione, l’amore verso un’idea o solamente emulazione, dovrebbe essere un passaggio molto importante nella vita di ogni persona. Noi, in linea con il pensiero di moltissimi esponenti del mondo della psicologia e dell’istruzione, crediamo fermamente che questo tipo di analisi dovrebbe provenire dal sistema di istruzione scolastico, in quanto la crescita emotiva di un individuo è tanto importante quanto l’assimilazione di concetti, competenze e abilità tecniche. I bambini iniziano a mutare la loro innocenza e il loro sentimento fanciullesco per la vita, mano a mano che il loro esordio nella società si avvicina; già durante i primi anni scolastici, la loro percezione del futuro cambia, ed è importante che ricevano dei validi input per una sana crescita psicologica, oltre ad una preparazione scolastica o professionale.In molte occasioni, Sir Kenneth Robinson, consigliere internazionale sull’educazione per i governi e le istituzioni no-profit, si è pronunciato sull’esigenza di rivedere il sistema di istruzione, favorendo un sistema che nutra la creatività e la percezione delle emozioni, oltre ad accrescere la consapevolezza di se stessi e del proprio potenziale.

 

Umberto Galimberti, noto autore e filosofo italiano, parla addirittura di “educazione dell’anima obbligatoria a scuola”, esprimendosi riguardo l’assoluta necessità di un’educazione emotiva che, non solo dovrebbe iniziare a partire dai primissimi anni di vita, ma dovrebbe continuare in maniera sostanziale durante il periodo scolastico.
A tal proposito, infatti, avvicinare i giovani all’importanza di riflettere sui propri sogni, significa indirizzarli verso la comprensione di se stessi in relazione alla società e in proiezione al futuro, alimentando quella voglia di mettersi sempre in discussione che, se affrontata con serenità, porta ad accrescere il senso critico e alla comprensione delle proprie emozioni.
In conclusione, nella vita è fondamentale fare ciò che si ama, perché questo porta alla felicità e alla realizzazione di se stessi, ma è ovviamente prioritario comprendere prima ciò che si ama fare davvero. Ad ogni modo, ogni persona dovrebbe amare ciò che fa, indipendentemente dalle proprie aspirazioni, perché le occasioni che possono capitare nella vita sono innumerevoli, l’imprevedibilità della vita è sempre dietro l’angolo, e noi non sapremo mai in tutta certezza dove potremo trovare la felicità.

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Manuel La Licata

Written by Manuel La Licata

Ciao sono Manuel! Studio le scienze della Natura, sono affascinato dalla realtà che ci circonda e mi piace poterla studiare in ogni sua parte. Attraverso le mie passioni, armato di spirito scientifico e filosofico, voglio provare a contribuire al progresso della società.
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