Progetto Think Together – Reportage 4° incontro: La Felicità

Progetto Think Together – Reportage 4° incontro: La Felicità

 

INTRODUZIONE
Cos’è il progetto Think Together?

È un progetto scolastico realizzato dall’Associazione Combo Think Together, una realtà culturale no profit milanese, il cui scopo è contribuire al progresso della società umana attraverso la diffusione di valori fondamentali quali empatia, cultura ed ottimismo realista. L’obiettivo del progetto è quello di accrescere il senso critico delle nuove generazioni attraverso un percorso formativo composto da una serie di incontri tenuti nelle scuole, affrontando tematiche relative all’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, la consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni, la felicità e il rapporto con la società in cui viviamo.A giugno dello scorso anno, Combo ha dato il via alla fase di progettazione della seconda edizione del progetto, che attualmente si svolge alla scuola media J. & R. Kennedy di Inzago, e prevede quattro incontri con le classi terze (un altro progetto parallelo è attualmente in svolgimento con le classi prime della stessa scuola). Per tutte le informazioni riguardo l’Associazione, la struttura del progetto, e i risultati dello scorso anno, è possibile consultare le seguenti pagine:

Reportage 1: L’importanza di sognare

Reportage 2: Il rispetto di sé e degli altri

Reportage 3: Le emozioni

Pagina ufficiale del progetto Think Together

Articolo sulla nascita del progetto

 

 

IL TEMA: LA FELICITÀ
Qual è il tema su cui è stato sviluppato il quarto incontro? Com’è strutturato?

Il quarto incontro con le classi terze si è tenuto in data 7 aprile e 10 aprile 2017; il tema centrale tratta la Felicità. È l’incontro conclusivo del percorso e come tale, chiude e completa tutta la panoramica che è stata affrontata fino ad ora: l’importanza di sognare, il rispetto di sé e degli altri, le emozioni e tutti i concetti correlati a questi macro-argomenti. Il nostro obbiettivo per quest’ultimo appuntamento è quello di far capire ai ragazzi in che modo le varie tematiche discusse nel corso dell’anno si legano fra di loro e quanto queste siano parti essenziali della vita quotidiana di ognuno di noi, in quanto esse determinano la percezione del mondo e alcuni dei parametri essenziali per la nostra felicità.

Per questo motivo, il contenuto dell’incontro riprende ed estende ulteriormente i concetti su cui abbiamo messo l’accento in più occasioni, cioè quegli aspetti dell’intimità di ogni persona che determinano il suo “stare nella società” e, per questo, non sono elementi appartenenti all’individualità, bensì alla collettività. Parlando di felicità, richiamando i concetti di rispetto, vita all’interno della società, contesto sociale e consapevolezza, abbiamo deciso di approfondire l’importante tematica della percezione, sia dal punto di vista pratico e funzionale, come nel caso della percezione fisiologica, sia dal punto di vista umano e sociale, intesa in ambito psicologico e filosofico come processo intellettuale di interiorizzazione e interpretazione spontanea della realtà. Questo è l’ultimo step che ci permette di considerare fino in fondo la complessa tematica della felicità, che è strettamente legata alla vita di tutti i giorni e, del resto, è una delle tematiche fondamentali della vita.

 

Parlando di felicità, richiamando i concetti di rispetto, vita all’interno della società, contesto sociale e consapevolezza, abbiamo deciso di approfondire l’importante tematica della percezione.

 

Di seguito vengono schematizzati i punti chiave su cui è stato sviluppato l’incontro, in modo da fornire un’idea complessiva dei concetti che abbiamo deciso di approfondire:

    • Che cos’è la felicità? Come possiamo descrivere questa condizione mentale? Quali sono le situazioni che determinano il nostro essere o non essere felici? Non esiste una risposta esatta che definisca la felicità, perché essa è fortemente soggettiva; in generale possiamo dire che la felicità consiste in quello stato d’animo in cui ci sentiamo bene, in equilibrio con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda.
    • Le “cose della vita” accadono e alcune volte sono imprevedibili e ci colgono impreparati: ognuno di noi è l’insieme delle esperienze che vive, poiché ognuno di noi le percepisce e le sperimenta in maniera intima e soggettiva. Ognuno di noi è unico!
    • Il nostro modo di percepire la realtà, e di pensare e riflettere riguardo a essa, è unico e strettamente personale; anche se proviamo a definire uno stato d’animo, un’emozione o un sentimento generale condiviso, non potremo mai capire fino in fondo cosa accade a livello psichico nella mente di un’altra persona.
    • Nella vita ci sono situazioni che ci possono mettere più in difficoltà rispetto ad altre ed esse possono determinare o influenzare la nostra condizione emotiva: situazioni legate alla paura, alla mancanza di sensibilità, allo sforzo mentale, all’aspettativa ecc…
    • Amore, consapevolezza ed equilibrio sono quelle condizioni dell’essere che ci fanno sentire bene, in armonia e in connessione con noi stessi e con il mondo esterno e, pertanto, possono essere identificative di quella condizione mentale che chiamiamo Felicità.
    • La vita scorre come un fiume e noi siamo come l’acqua, che viene trasportata passivamente dalla corrente, ma allo stesso tempo, essa è il fiume stesso. Siamo parte dell’esistenza e dobbiamo accettare l’imprevedibilità della nostra vita, per la quale è impossibile un controllo totale su di essa; tuttavia possiamo scegliere come rapportarci alle situazioni che ci si prestano davanti, in maniera consapevole e razionale.
    • È possibile comprendere la felicità solo vivendola, poiché solo vivendo possiamo capire noi stessi, i nostri limiti, i nostri sogni, come raggiungere i nostri obiettivi e qualsiasi altra esperienza della vita. Solo vivendo la vita fino in fondo e cogliendo l’importanza dei singoli momenti, potremo capire cosa vuol dire essere felici, perché la felicità non è una meta da raggiungere, bensì una filosofia di vita.

 

think together - felicità

 

SVILUPPO E INTERAZIONE
Come abbiamo deciso di sviluppare questo incontro?

Come per l’appuntamento sul rispetto di sé e degli altri, abbiamo scelto di svolgere quest’incontro a classi singole, optando per l’ambiente semplice e familiare delle loro aule. Per quanto riguarda la struttura logica dell’incontro, anche in questo caso abbiamo scelto un tipo di impostazione teorico-discorsiva, che richiamasse fortemente i concetti principali che hanno caratterizzato i precedenti incontri. Tuttavia, abbiamo pensato che fosse opportuno introdurre anche un nuovo tipo di attività pratica, che permettesse ai ragazzi di sperimentare direttamente quegli aspetti fondamentali che sono alla base del ragionamento teorico di quest’incontro. L’attività che abbiamo proposto in quest’occasione è un gioco-esperimento, volto a svelare il ruolo centrale della percezione nelle valutazioni che ci vedono impegnati ogni giorno. I ragazzi si sono divisi in cinque gruppi e a ognuno di essi è stata affidata una scatola contenente un oggetto particolare, tendenzialmente inusuale per la maggior parte di loro.

 

Abbiamo pensato che fosse opportuno introdurre anche un nuovo tipo di attività pratica, che permettesse ai ragazzi di sperimentare direttamente quegli aspetti fondamentali che sono alla base di quest’incontro.

 

Ogni gruppo si è disposto in fila indiana davanti al proprio scatolone e ai ragazzi sono stati bendati gli occhi con un nastro, con l’intento di non farli guardare all’interno dello scatolone e inibire loro il senso della vista, proprio per cercare di farli lavorare con quei sensi che in questo caso avrebbero avuto un ruolo secondario. Come successo per l’incontro sulle emozioni, durante il quale i ragazzi sono stati bendati mentre svolgevano alcuni esercizi teatrali, togliendo loro il senso della vista hanno perso il riferimento dello sguardo dei compagni e sono rimasti concentrati sulle loro percezioni corporee. Uno a uno dovevano toccare e manipolare l’oggetto all’interno della loro scatola e, in seguito, dovevano annotarsi su un foglio il nome dell’oggetto che avevano toccato e in che modo erano giunti a quella conclusione. In seguito, ogni volta che un gruppo finiva con uno scatolone passava a quello successivo, così che tutti, alla fine del gioco, avessero provato a capire quali fossero i cinque oggetti all’interno delle scatole. C’è da dire che i ragazzi sono stati molto attenti e concentrati fin dall’inizio dell’esercizio, che avrebbe potuto essere fonte di distrazione per molti, invece si sono divertiti e il risultato dell’esercizio è stato utilissimo ai fini del ragionamento generale dell’incontro.

 

Alcuni oggetti sono stati indovinati da tutti, altri da pochi, in base all’esperienza che ognuno aveva avuto in passato rispetto all’oggetto nascosto nelle scatole. Un ragazzo è stato praticamente l’unico ad aver indovinato un attrezzo da pesca, proprio perché era solito adoperare quello strumento quando andava a pescare con il padre” dice Federico Fred Fumagalli, referente del progetto e Presidente di Combo. Infine, è stato domandato ai ragazzi perché secondo loro alcuni oggetti sono stati individuati facilmente da tutti, mentre altri solo da pochi e la motivazione, secondo quanto detto dagli studenti di tutte e quattro le classi, è il semplice fatto che alcuni di questi oggetti erano già stati usati in passato, altri no. Sulla base di quest’affermazione, abbiamo potuto esplicare l’importante concetto di percezione e valutazione soggettiva, legato alla realtà che identifica ciò che siamo, in relazione al modo in cui ci relazioniamo con l’ambiente esterno.

 

think together - felicità

 

È la somma delle esperienze che viviamo a definirci per ciò che siamo.

È la somma delle esperienze che viviamo a definirci per ciò che siamo, poiché, in fin dei conti, il nostro essere deriva dal modo in cui elaboriamo le esperienze che affrontiamo e ciò che determina le varie fasi della nostra vita è il modo in cui ci rapportiamo a tali esperienze e come le interiorizziamo; siamo noi il filtro e i fautori della nostra vita” continua Fred, che ha avuto modo di apprezzare direttamente le reazioni degli studenti durante l’incontro in aula. Approfondire il concetto di percezione fisiologica, come fattore determinante nelle nostre valutazioni quotidiane, è stato il pretesto per estendere il concetto in maniera più ampia e articolata, parlando a proposito della percezione della diversità, delle emozioni altrui, del modo di vedere e valutare le diverse circostanze, che spesso ci vedono costretti a cercare di capire perché sono così diverse da come le percepiscono le altre persone. Ovviamente, questo era l’ultimo tassello che ci mancava per completare il quadro generale del percorso ed è la matrice su cui sono saldamente legate le tematiche relative all’importanza di sognare, al rispetto di sé e degli altri, alle emozioni e all’abilità empatica.

 

CONCLUSIONE DEL PROGETTO E RIEPILOGO GENERALE
Come si è concluso il secondo anno di progetto? Come proseguirà nei prossimi mesi?

Il secondo anno di progetto ha avuto inizio nell’ormai lontano giugno 2016, quando il team ha iniziato una nuova fase di ricerca dei contenuti e la lettura di opere d’autore con relative analisi e discussioni. Da settembre ad aprile il team è stato impegnato nella progettazione e nello sviluppo del nuovo percorso di incontri, che verteva sulle stesse quattro tematiche dell’anno precedente, ma con numerose rivisitazioni e adattamenti seguite dall’elaborazione di nuove attività pratiche. Rispetto all’anno precedente, il team si è ridotto di numero, ma è stato arricchito con nuove figure che hanno portato il progetto a un livello di competenze molto alto e ciò ha portato ad approfondire ulteriormente i concetti principali delle tematiche da noi proposte, ampliandole e arricchendole con nuove argomentazioni. Il dialogo e l’interazione con gli studenti di tutte e quattro le classi è stato senza dubbio costante e proficuo durante tutto il percorso e i feedback dei ragazzi sono stati ancora molto positivi.

 

Il progetto ha la caratteristica essenziale di essere inedito e sperimentale, per il quale ogni singolo anno rappresenta una fase decisiva per il suo sviluppo e per il conseguimento dell’obbiettivo finale.

 

Un’importante novità di quest’anno è stata la programmazione di un quinto “incontro extra”, puramente pratico e laboratoriale, svoltosi qualche settimana dopo l’ultimo incontro sulla felicità. In quest’occasione i ragazzi, dopo un processo decisionale che li ha visti partecipi durante il corso dell’anno, hanno avuto modo di prendere parte a questa giornata di laboratorio in cui hanno costruito delle sedie con dei materiali riciclati da usare in un nuovo spazio interscolastico adibito a svolgere delle lezioni all’aperto. Quest’interessante attività ha reso particolarmente soddisfatti i professori, poiché è stata riscontrata la tendenza generale verso la collaborazione, l’espressione della creatività e il lavoro di squadra. Alla fine di quest’intenso anno progettuale il team di lavoro è entrato in quella delicata fase conclusiva che consiste nel processo di analisi del lavoro svolto, da cui ripartire subito per il prossimo anno, che sarà decisamente importante per il futuro e il proseguimento di questa realtà. Il progetto ha la caratteristica essenziale di essere inedito e sperimentale, per il quale ogni singolo anno rappresenta una fase decisiva per il suo sviluppo e per il conseguimento dell’obbiettivo finale, cioè quello di creare un percorso di incontri definitivo e completo a supporto del normale percorso formativo triennale delle scuole medie. È proprio durante i tre anni di scuole medie che i ragazzi abbandonano quella fase fanciullesca della loro vita e si apprestano a entrare in una realtà nuova, caratterizzata da un profondo cambiamento e dall’insorgere di nuove ambizioni, desideri e percezioni. Il nostro progetto, per questo motivo, ha l’obbiettivo di lanciare dei messaggi forti a queste nuove generazioni, con l’intento di farli riflettere riguardo alla loro vita, alla loro posizione nel mondo e al loro rapporto con la società in cui vivono.

 

Una classe Think Together

Una delle classi del progetto Think Together

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Manuel La Licata

Written by Manuel La Licata

Ciao sono Manuel! Studio le scienze della Natura, sono affascinato dalla realtà che ci circonda e mi piace poterla studiare in ogni sua parte. Attraverso le mie passioni, armato di spirito scientifico e filosofico, voglio provare a contribuire al progresso della società.
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