Mi chiamo Simone Bordignon Ròżycki, sono metà italiano e metà polacco. Ho pianificato di vivere come un nomade per i prossimi dieci anni della mia vita, spostandomi di paese in paese e cercando lavoro, soprattutto come barman. Scrivo delle mie esperienze cercando di condividere la mia esistenza nei suoi aspetti più intimi. Questo diario sarà un possibile punto di condivisione, crescita, incontro e conoscenza tra me e voi lettori. Il resto lo scoprirete leggendo…
Hasta la vista chicos!
Mi chiamo Simone Bordignon Ròżycki, sono metà italiano e metà polacco. Ho pianificato di vivere come un nomade per i prossimi dieci anni della mia vita, spostandomi di paese in paese e cercando lavoro, soprattutto come barman. Scrivo delle mie esperienze cercando di condividere la mia esistenza nei suoi aspetti più intimi. Questo diario sarà un possibile punto di condivisione, crescita, incontro e conoscenza tra me e voi lettori. Il resto lo scoprirete leggendo…
Hasta la vista chicos!
In una stanza ci sono un prete, un imam e un rabbino. Sembra una barzelletta scadente e invece è l’inizio di una storia bellissima.
Siamo nel 2010, a Berlino, il rabbino Tovia Ben-Chorin, l’imam Kadir Sanci e il pastore protestante Gregor Hohberg si ritrovano intorno a un tavolo, al numero 53 di Friedrichsgracht, in pieno Mitte, il centro storico, per dare vita a un’idea folle, impossibile, ma splendidaContinua a leggere…
Foto: svolgimento del primo incontro, 3 Dicembre 2015.
Giovedì scorso, 3 Dicembre, abbiamo finalmente iniziato il progetto Think Together, un progetto che ci vedrà impegnati per 4 mesi con un percorso ispirazionale e divulgativo all’interno delle classi terze della scuola media J. & R. Kennedy di Inzago, piccolo comune alle porte di Milano.
C’è uno sprazzo di bellezza che illumina Bologna. Una piccola luce apparsa due anni fa in via Fondazza e che da allora si è propagata velocemente, accendendosi in tutta la città e in tutta Italia come tanti piccoli filamenti di fibra ottica. Un’idea semplicissima, venuta in mente a Federico Bastiani e sua moglie, Laurell Boyers, che dopo un anno dal trasferimento in Emilia, lontano dalle proprie famiglie, cominciavano a sentirsi soli e isolati. Continua a leggere…
Artwork: Papaya – Creative Atelier
Photo: Stefano Barzaghi
L’annuncio l’avevamo già dato in anteprima questa estate ma ora finalmente abbiamo anche l’ufficialità: Conversas è sbarcato anche a Milano!
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Si è da poco conclusa la prima serie italiana di Conversas (“Conversazioni” in portoghese), un susseguirsi di incontri informali basati sul dialogo. Nulla di straordinario penserete voi. Eppure ognuno di questi incontri riesce, con la sua semplicità, ad arricchire tutti quelli che vi partecipano. Come? Facciamo un passo indietro.
Come molte idee brillanti Conversas nasce quasi per caso, quando, nel 2012, due ragazze portoghesi, Constança Saraiva e Mafalda Fernandes, si ritrovano e si accorgono che passato ormai qualche anno dalla fine dell’università, non sanno quasi più nulla l’una dell’altra. Decidono allora di vedersi ogni settimana per parlare dei reciproci progetti di vita ed estendono l’invito a tutti gli amici che stanno perdendo di vista. Continua a leggere…