Il primo pannello solare invisibile

Il primo pannello solare invisibile

Immagine: DigitalTrends

 

Dopo anni di ricerca e sperimentazioni, un team di ricercatori dell’Università Statale del Michigan è finalmente riuscito a sviluppare il primo pannello solare completamente trasparente. Nell’ultimo decennio sono stati fatti numerosi tentativi, ma mai nessuno prima d’ora era riuscito ad ottenere un simile successo.

I risultati giungevano, nel migliore dei casi, ad una trasparenza parziale o ad un vetro sfumato. Questo perché, di fatto, è impossibile raccogliere e sfruttare l’energia solare senza catturare, o quantomeno filtrare la luce, poiché per venire trasformata in elettricità è necessario che questa venga assorbita dalle celle.

 

Il Prof. Richard Lunt e la sua squadra hanno però scelto un approccio diverso e hanno messo a punto un congegno battezzato Transparent Luminescent Solar Concentrator (TLSC), che grazie a una speciale pellicola applicata dietro il vetro, assorbe unicamente le lunghezze d’onda a noi invisibili (infrarossi, ultravioletti), le concentra e le dirige verso i bordi del pannello, dove sono posizionate le celle fotovoltaiche. In questo modo lo spettro visibile rimane libero di viaggiare attraverso il materiale che beneficia di una totale trasparenza e si presenta come un normalissimo vetro.

 

Questo significa che presto potremo incorporare questa tecnologia invisibile in ogni finestra, in ogni vetrata, in ogni grattacielo. E se pensiamo che la superficie verticale dei palazzi è molto più ampia di quella orizzontale, non avremo più bisogno di stipare pannelli solari sui nostri tetti, né ci serviranno più le centrali solari che consumano suolo, rovinano il territorio e uccidono gli uccelli, perché avremo intere città solari perfettamente autosufficienti. Inoltre, il team della Ubiquitous Energy (la società fondata per commercializzare il prodotto) ha già annunciato di stare collaborando con aziende produttrici di smartphone per prototipare degli oggetti di piccola elettronica alimentati ad energia solare.

 

Se la portata potenziale del progetto è rivoluzionaria, sarà comunque necessario attendere nuovi sviluppi per capirne il valore reale. Al momento il TLSC è solo un prototipo e la sua efficienza è molto bassa, un percento, ma i ricercatori stanno continuando a sviluppare la tecnologia, prevedono di raggiungere presto i cinque percento e pensano di poter arrivare fino a dieci percento. Anche se un tale numero può sembrare molto basso rispetto alla media dei pannelli che usiamo oggi (11-15%), una casa che utilizzasse il congegno in tutte le finestre (considerando anche le diverse esposizioni) riuscirebbe ampiamente a recuperare il divario. Quel che è certo però, è che se l’obiettivo di Lunt e soci è di proporre il prodotto sul mercato entro due anni, ne sentiremo parlare molto presto.

 

Approfondimenti:

National Geographic (articolo in inglese)

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Laurent Ferrante

Written by Laurent Ferrante

Curioso di tutto (o quasi) da grande avrei voluto fare il lettore, ma non essendo una professione retribuita ho preferito dedicarmi a lettering e illustrazione. Sogno di girare il mondo e contribuire ad aggiustarlo.
Website: http://www.papaya.studio

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