Si è da poco conclusa la prima serie italiana di Conversas (“Conversazioni” in portoghese), un susseguirsi di incontri informali basati sul dialogo. Nulla di straordinario penserete voi. Eppure ognuno di questi incontri riesce, con la sua semplicità, ad arricchire tutti quelli che vi partecipano. Come? Facciamo un passo indietro.
Come molte idee brillanti Conversas nasce quasi per caso, quando, nel 2012, due ragazze portoghesi, Constança Saraiva e Mafalda Fernandes, si ritrovano e si accorgono che passato ormai qualche anno dalla fine dell’università, non sanno quasi più nulla l’una dell’altra. Decidono allora di vedersi ogni settimana per parlare dei reciproci progetti di vita ed estendono l’invito a tutti gli amici che stanno perdendo di vista. Una parola tira l’altra e, si sa, le voci girano, così da pochi intimi gli invitati a queste serate iniziano pian piano ad aumentare fino ad allargarsi oltre alla consueta cerchia di amicizia. Anche gli argomenti iniziano a spaziare, non si parla più solo di progetti personali ma si discute dei temi più disparati rendendo le serate sempre più varie e stimolanti. Da qui la necessità di dare una forma più definita all’evento e la nascita di un format essenziale: 3 conversadores, 3 temi, un’ora e mezza e incontri a cadenza regolare. Linee guida semplici ma che insieme ad altri piccoli accorgimenti consentono agli eventi di rimanere fluidi e autogestiti ed esprimere così tutto il loro potenziale.
Dal Portogallo il format si è poi diffuso in altri paesi (Olanda, Inghilterra, Norvegia) fino ad arrivare in Italia, a Inzago, un piccolo paese a Est di Milano, dove abbiamo appena concluso un primo percorso di 10 incontri che ha riscosso un ottimo successo. La nostra versione, leggermente diversa dal format originale (il bello è anche questo: adattarsi al contesto in cui l’evento è proposto), ha visto un totale di 22 conversadores (coloro che portano gli argomenti) presentarsi ad amici, conoscenti o perfetti sconosciuti ed esprimere la propria opinione su un argomento a scelta, coinvolgendo tutti i presenti in un dialogo costruttivo intorno ai temi più svariati, dai viaggi alla conoscenza di sé, dall’ecologia al volontariato fino ai diritti civili e altre questioni di attualità. Da organizzatore, devo ammettere che non mi aspettavo tanto coinvolgimento e tanto entusiasmo da parte dei partecipanti. Posso sbilanciarmi: sono certo che molti di quelli che hanno preso parte a più di un incontro hanno avuto modo di interrogarsi sulle proprie posizioni riguardo agli argomenti trattati, senza per forza cambiare opinione, ma cambiando atteggiamento, affinando le proprie capacità di ascolto e autocritica, e questo è un risultato fantastico perché mettersi in gioco è il primo, importante e difficile, passo per migliorare sé stessi.
E adesso? Conversas ripartirà a Settembre, con una nuova serie a Milano gestita dalla nostra associazione in collaborazione con Il Resto del caffè. Tutte le informazioni verranno poi comunicate sui nostri siti internet e social media ufficiali. Vi invitiamo quindi a restare aggiornati e a prendere parte a questi eventi, perché partecipare, ascoltare, apprendere e dialogare sono gli strumenti più efficaci che abbiamo a disposizione per crescere e migliorare come esseri umani.
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